Festeggia quasi le nozze di diamante con la pellicola Alessio Zerial. Partendo dalla natia Servola,cui ha dedicato anche una sorta di omaggio allo Scalo Legnami, Zerial in tutti questi anni è stato soprattutto un curioso viaggiatore, affamato di mondo e pronto a cogliere con la sua cinepresa le immagini più particolari e, in ultima analisi, più umane che le strade e le città della terra hanno da offrire.
Tra i suoi lavori più significativi si possono infatti citare quello sui monasteri tibetani, "Rapa Nui" realizzato nell'isola di Pasqua e "Oltre l'Indo-Pakistan", oltre a un accattivante reportage realizzato nel Sud della Francia , ad Avignon durante il popolarissimo festival teatrale d'Europa e i "corti" su Parigi e il ponte vecchio di Praga.
Anche la comunità slovena, i suio aspetti più particolari e gli esponenti che si sono messi in evidenza, nell'arte o nello sporti, gli hanno fornito notevoli spunti creativi. Ecco dunque il documentario dedicato a una musicista. "L'arpa di Jasna Corrado Merlak" o quello intitolato alla pluricampionessa mondiale di pattinaggio, Tanja Romano. Ma è nella contemplazione dei personaggi, diciamo così, più suggestivi e interessanti che Zerial riesce a trovare sempre nuovi appigli narrativi.
Di qui i ritratti dei pittori Marino Sormani, Livio Rosignano e Gianni Brumati o di Mario Scarpati, definito come "un fantastico sciamano a Trieste o l'immaginifico"I trogloditi. Come gli antenati di Lodovico Zavotto hanno scoperto le vocali".
Al limite della poesia per immagine anche lavori come "L'aquilone", "Piccole Trombe", "Martina", "Il Tempo non canella", "Ohrid" e "Forma Viva", fino ad arrivare al particolarissimo "Nozze di sangue - Tragedia dell'amore morte in una società patriarcale" e a quel geniale patchwork presentato nel 2003, che rispondeva, emdiando al cinema hollywoodiano, al nome di "Helzapoppin".
Di lui hanno scritto che "con la macchina da presa si "ri-prende" , si ruba, si coglie di sorpresa, si afferra, si possiede. Si prene per ridare". E in questi ultimi sessant'anni Alessio Zerial ha realmente dato molto non solo al cinema ma alla stessa cultura Triestina.