Descrizione

Il teatro tragico spagnolo del Novecento tocca uno dei suoi vertici assoluti con quest'opera del drammaturgo Garcia Lorca. E' stata rappresentata al Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Spazia dalle tecniche del realismo sino a quelle del surrealismo. Datata 1933, rielabora motivi popolari. La cultura rigida patriarcale del mondo andaluso conferisce una tragicità di sapore arcaico a sentimenti primordiali. Temi fondanti: l'intoccabilità dell'onore, la gelosia, l'amore quale passione predestinata che diventa morte, ineluttabile punto d'arrivo dell'esistenza umana. Il finale violento è l'unica possibile soluzione di una vicenda dai toni angoscianti e claustrofobici. Travolgente nel suo incedere, l'opera è permeata da sessualità repressa dall'enfasi ossessionante.